Da qui prende il nome la birra che, da oltre cent’anni, accompagna il popolo sardo. Dal 1912 Ichnusa unisce tradizione e innovazione, cogliendo il meglio del passato ma con lo sguardo sempre volto al futuro. La forza di Ichnusa affonda le sue radici nell’origine geografica e nel forte legame con l’isola, consolidato nel corso degli anni con molteplici attività e manifestazioni volte a coinvolgere e valorizzare il territorio. La birra Ichnusa viene prodotta da 110 anni in Sardegna e dal 1967 all’interno del birrificio più antico di tutta l’isola, quello di Assemini. Un luogo che unisce storia e innovazione e che si estende su una superficie di oltre 160.000 metri quadrati, circondato da un’area verde di oltre 15 ettari.
Il Birrificio Ichnusa si distingue per essere il primo in Italia ad aver installato serbatoi di fermentazione verticali cilindro/conici, un modello che poi ha fatto scuola anche nel resto d’Italia. Tra i suoi fiori all’occhiello c’è l’attenzione all’ambiente: in cinque anni (2013-2021), ha ridotto del -60% le emissioni di CO2, del -34% i consumi di energia termica e del -26% quelli di energia elettrica. Attenzione anche al consumo di acqua, l’ingrediente principale utilizzato per produrre birra, una risorsa preziosa che il Birrificio di Ichnusa utilizza in modo responsabile, con una riduzione dei consumi del 17% rispetto al 2013.
Il Birrificio Ichnusa ha avviato, nel corso degli anni, molteplici attività e manifestazioni volte a coinvolgere e valorizzare il territorio. Quest’anno lancia “Il Nostro Impegno”, l’iniziativa che si propone di dare il suo contributo per difendere e tutelare le bellezze naturali del territorio sardo.
La campagna ha l’obiettivo di piantare 10.000 piante entro il 2024 in aree colpite da incendi o a rischio idrogeologico.
Ichnusa, la birra sostenibile: un murale per raccontare il futuro tra impegno e appartenenza
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